Il Blue Monday è una fregatura!
Il nostro umore non dipende da ciò che succede, ma da come lo affrontiamo
Cito a piene mani da Wikipedia.
Il termine inglese Blue Monday ("lunedì triste") indica un particolare giorno dell'anno, solitamente il terzo lunedì del mese di gennaio, ritenuto essere il giorno dell'anno più triste per gli abitanti dell’emisfero boreale. Il concetto è stato originariamente reso pubblico nel 2005 all'interno di un comunicato stampa del canale televisivo britannico Sky Travel, in cui si affermava di avere calcolato la data utilizzando un'equazione.
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Secondo questa teoria, al Blue Monday le persone si sentono maggiormente depresse perché inconsciamente il cervello realizza in questo giorno che sono finite le festività natalizie e che i mesi successivi saranno caratterizzati dalla quasi totale assenza di giorni festivi.
Wikipedia riporta anche un giudizio di merito.
L'intera idea rientra nell'ambito della pseudoscienza, e l'equazione che ne è alla base viene ritenuta priva di alcun fondamento.
Non potrei essere più d'accordo.
Ma vado anche oltre: è intrinsecamente pericolosa.
Lo scopo della mia vita
Secondo l'Analisi Transazionale, (cito da Giorgio Piccinino, Le buone pratiche del Counseling) le pulsioni naturali di ogni individuo sono quattro:
- Sopravvivere: la vita materiale. Salvaguardare la materia di cui siamo costituiti e che abitiamo, prendersi cura del proprio habitat e della propria salute; avere coscienza delle modalità materiali di vita quotidiane e del proprio ruolo nell'esistenza degli altri; conservazione e riproduzione.
- Appartenere: la vita relazionale e gruppale. Sentirsi parte del gruppo condividendone fini e mezzi; nutrire e proteggere la comunità; provare piacere attraverso le capacità relazionali; dare e ricevere serenità, gioia, protezione, solidarietà, aiuto, attenzione e riconoscimento nell'incontro con gli altri; rinnovare costantemente l'amore.
- Conoscere / crescere: la vita evolutiva. Sviluppare la propria conoscenza con esperienze, osservazioni e sperimentazione fatte proprie e in continuo divenire; costruire, attraverso l'apprendimento, le proprie capacità individuali; mantenersi aperti e disponibili alle esperienze della vita, l'evoluzionismo è dentro di noi.
- Autorealizzarsi: la vita individuale autonoma e la spiritualità. vere a cuore la propria identità originale e la propria centralità, trova il significato per la propria esistenza, unica e incomparabile; sentirsi importanti in quanto partecipi dell'evoluzione dell'universo trascendo anche l'attimo presente; lasciare un segno del proprio passaggio, dare il proprio contributo alla propria comunità.
In altre parole, una persona si sente in pace con sé stessa e felice di stare al mondo quanto più realizza queste pulsioni.
Scendendo un po' più verso terra, uno dei grandi problemi è il modo in cui usiamo il tempo che abbiamo a disposizione.
Le persone tristi, ansiose, insoddisfatte riferiscono spesso di non avere abbastanza tempo per fare ciò che vorrebbero fare e si trovano invece ingabbiate in compiti che non sentono adeguati alla loro persona.
Ora, a tutti capita di avere a che fare con cose che odiamo con tutto il cuore. Io, per esempio, quasi preferirei strapparmi le vene anziché avere a che fare con la burocrazia, che mi succhia energie, tempo, lucidità e pazienza.
Ma è ciò con cui devo convivere oggi, se voglio fare il lavoro che amo fare e abitare la casa che mi sono scelto. Sicuramente non vorrei vivere senza burocrazia e dover lottare ogni giorno con gli animali cui dare la caccia.
Scegliamo ciò che vogliamo
Che cosa è per me importante?
Come posso soddisfare nel modo migliore le quattro pulsioni naturali?
L'espressione magica è nel modo migliore, che è un compromesso e che in antitesi con l'espressione totalmente.
Se cerco di soddisfare totalmente le mie pulsioni, sarò sicuramente un frustrato, perché la nostra vita è sempre un compromesso tra ciò che vorrei fare e ciò che posso fare.
Ma è importante non perdere la rotta, e (nell'impossibilità di fare tutto) scegliere sempre di impiegare il proprio tempo in modi che siano in accordo con le pulsioni esistenziali.
Essere felici è una scelta
Ed ecco perciò la mia strategia: mando a cagare il Blue Monday e creo un momento di intimità con mia moglie e mio figlio. Telefono a un amico. Scrivo un articolo su un argomento che mi appassiona.
E, sì, realizzo anche un video che descrive come la felicità sia una scelta.
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