Samuel Stern Extra 2020: Come nasce un eroe
La recensione del primo supplemento di Samuel Stern
Ti prego di perdonarmi il pistolotto iniziale, ma l'uscita del primo Samuel Stern Extra mi dà l'occasione di dire chiaramente che non amo i fumetti che si parlano addosso e che detesto i circoli di appassionati in cui si respirano climi massonici. Perciò sopporto proprio pochissimo quei fan che vanno in visibilio per ogni scoreggia dell'aiuto-sgommatore del loro fumetto preferito.
E men che meno amo l'horror per l'horror.
A dirla tutta, la penso esattamente come Franco Battiato.
Ma Samuel Stern ha scompaginato tutto. I demoni non sono più entità esterne che vogliono dominare il mondo come i cattivi Marvel o DC, ma nascono dalla frustrazione della natura umana. Ecco come Samuel Stern spiega sé stesso (a pagina 25 di questo Extra):
I Demoni nascono all’interno della coscienza umana come una perla nell’ostrica e sono a tutti gli effetti figli dell’essere umano, partoriti dalla sua Ombra cresciuta mostruosamente.
Questa è la rivelazione sconvolgente che differenzia Stern dalle altre storie di possessione:
I Demoni sono i figli dell’Uomo!
Le storie non sono più dunque le cronache di battaglie epocali, trite e ritrite, contro un invasore, ma parlano delle persone, della loro parte più intima, della fatica di inserirsi nel mondo e di vivere dignitosamente e con soddisfazione questa vita balorda e bellissima.
Raccontano l'animo umano, non solo un'avventura. Ed è questo che mi piace.
Terminato il pistolotto iniziale, ti posso parlare di Samuel Stern Extra 2020, se sei ancora qui a leggermi.
Che cosa c'è nell'Extra 2020
Questo primo Extra è davvero ricco. Puoi rendertene conto semplicemente leggendo i contenuti del volume:
- Come nasce un eroe, storia inedita disegnata da Alessio Maruccia che fa da elemento di raccordo tra i diversi contenuti dell'albo
- L'ospite inatteso, storia inedita disegnata da Valerio Piccioni e Maurizio Di Vincenzo
- Ristampa integrale del numero zero, con i seguenti contenuti:
- Chi è Samuel Stern: in realtà, più che del personaggio si delinea la natura dei demoni in Samuel Stern
- I volti di Samuel Stern: una godibilissima galleria del volto di Samuel Stern secondo i numerosissimi disegnatori della serie. Ogni disegnatore viene presentato con un succinto curriculum
- Studio dei personaggi: come i personaggi principali di Samuel Stern sono arrivati ad avere la fisionomia definitiva (per ora). Vengono presentati Samuel Stern, padre Duncan O’Connor e Penelope
Campbell (Penny). Oltre che la caratterizzazione grafica, viene presentata anche quella psicologica, che fa da fondamento per la presenza nella serie.
- Peluche, storia inedita disegnata da Adriana Farina. Di tutte le storie di Samuel Stern, questa è la più fuori di testa. E anch'essa è soggetta alla ormai classica maledizione di Stern: come mai una puttanata del genere mi cattura e mi piace così tanto?
- Il logo di Samuel Stern: il dietro le quinte del processo che ha reso il logo della testata quello che è
- L'eroe e il suo mondo - Samuel e le spalle: un approfondimento sui personaggi principali e sul motivo per cui occupano le pagine del fumetto. Particolarmente riuscita ed intrigante la trinità metafisica composta da Duncan, Penny e Angus
- L'eroe e il suo mondo - A casa di Samuel: grazie a un furto con destrezza nell'ufficio dell'agente immobiliare che ha venduto la casa di Samuel Stern, Victoria Terrace 10 (su Victoria Street) non ha più segreti. Per chi ha la mia età, sembra di essere tornati all'emozione nello scoprire i segreti del Baxter Building
- La cover - Regular e variant: la genesi della prima copertina di Samuel Stern e delle alternative
- Dietro le quinte del fumetto - Valery: tutta la storia non (ancora raccontata) di come è nato un albo e un personaggio che rimarranno nell'immaginario di Samuel Stern
- Dalla sceneggiatura alla tavola: mediante la presentazione di cinque tavole particolarmente importanti del numero 1, viene mostrato il processo che va dalla sceneggiatura alle chine
- Il mistero del North Bridge: storia che era stata pubblicata a puntate sui social nel 2019 e che viene qui stampata su carta per la prima volta; i disegni sono di Antonio Mlinaric.
Se non ti basta il mio elenco e vuoi vedere con i tuoi occhi un'anticipazione grafica (ma senza alcuno spoiler), puoi guardare il video. In esso trovi anche alcune considerazioni che con sono riportate in questo articolo e che lo integrano in modo coerente; perciò, ti consiglio proprio di guardarlo.
Tra l'altro, ufficializzo quella che da oggi è chiamata la maledizione di Stern.
La parola dell'Extra: succoso
Se dovessi dire qual è l'aggettivo che definisce questo Samuel Stern Extra 2020, direi succoso.
Quest'Extra è un frutto maturo, che si lascia assaporare e che ti sorprende con un miscuglio gradevole di gusti e di odori.
È un albo che fa tante cose.
Racconta.
Informa.
Diverte.
Coinvolge.
Purtroppo, sì: lo devo ammettere... È davvero coinvolgente, al punto che, chiusa la quarta di copertina, sono quasi orgoglioso di essere sterniano.
Non va bene: sono troppo vecchio per provare sensazioni da teenager!
Comunque, non sono troppo vecchio da aver perso del tutto il gusto di divertirmi, perciò mi concedo il permesso di godermi soddisfatto questo Samuel Stern Extra 2020 e a cagare la coerenza.
Una copertina differente
La copertina è di Elena Casagrande ed ha uno stile completamente diverso dalle copertine della serie regolare. Dal mio punto di vista, è una copertina splendida!
Adoro questo genere di immagini: pare un disegno normale e all'apparenza sembra tutto tranquillo.
Poi ti soffermi sui particolari: non solo Samuel Stern e i suoi amici sono pedine di un gioco, ma addirittura sono nelle mani di un mostro che ne definisce i colori.
Chi governa la mia vita?
Brava, Elena Casagrande! Sei riuscita a condensare in un'unica copertina tutta la filosofia sterniana. Brava! Brava! Brava!
Non mi diverto solo io
Come ho già detto, mi sono divertito a leggere quest'albo. Spero che ti sia divertito (o ti divertirai) anche tu. Ma ho la netta sensazione che si siano divertiti come matti anche gli autori dell'albo: è un albo che trasuda sentimento, perciò non credo che sia un semplice prodotto industriale.
Oltre alla professionalità, c'è la passione.
E l'amore (come il Covid) si prende per contagio.
Una chicca
Quando Angus Derryleng si presenta (a Satana, addirittura!), lo fa in modo completo.
Onestamente non mi ricordo se il nome completo di Angus Derryleng fosse già stato svelato in passato.
Ma non mi stupirei se diventasse un tormentone.
Dopo Mi chiamo Bond. James Bond e Cico Felipe Cayetano Lopez Martinez y Gonzales, detto Cico avremo Angus, Alfred, Rodney, William, Derryleng. Ma può chiamarmi Angus.
Vale il prezzo?
L'albo costa 5,50 euro, per 132 pagine (copertina inclusa). Vale ogni centesimo.
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