Il contachilometri dice 99999
99999 è solo un numero, una statistica. Ma è anche l'occasione per dare un riconoscimento
Il 18 luglio 2020 il mio Kia Carnival ha superato i 100.000 chilometri percorsi.
Il momento storico è avvenuto in autostrada e, per fortuna sono riuscito a fermarmi in una piazzola di sosta per fotografare il momento 99999.
Nella foto sottostante lo vedi meglio.
Come dico sopra, 99999 è solo un numero. Però mi ha fatto pensare.
99999 chilometri sono tanti?
Quando ero bambino, una macchina che aveva percorso 100.000 chilometri era considerata da buttare.
Ricordo che spesso i contachilometri di bordo neppure prevedevano la sesta cifra...
Oggi, invece, 100.000 chilometri sono un traguardo come altri: se la macchina è mantenuta in ordine, può fare ancora tanta strada.
Soprattutto se, come la mia, è un diesel 2,9: dal punto di vista del motore, può essere considerata a metà del suo ciclo vitale.
Purtroppo, il dio dell'ambiente ci ha messo lo zampino. La mia auto ha percorso relativamente pochi chilometri, ma ha un'età rispettabile. In questo 2020 ha infatti compiuto 18 anni.
Io l'ho sempre trattata con rispetto, facendo manutenzione regolare e trattandola in modo appropriato.
Però è un diesel euro 3 e, a Milano, non può più circolare liberamente.
Le ragioni legate al rispetto dell'ambiente sono validissime, tuttavia non posso non sentirmi un po' triste.
Non solo un'auto: è una parte della mia libertà
Quando l'ho comperata, viaggiavo molto. Dopo due anni le cose sono però cambiate, perciò è rimasta molto sottoutilizzata.
Tuttavia è l'auto che ho sempre usato per i viaggi lunghi (mentre per quelli brevi usavo l'utilitaria o lo scooter), così il Carnival è il mio album dei ricordi dei posti che ho visitato.
Non solo. È anche ciò che mi ha sostenuto dopo che ho fatto il bruttissimo incidente con lo scooter. Avevo la gamba ingessata in un modo tale che potevo stare solo sdraiato. Ogni volta che dovevo recarmi in ospedale (la frattura era davvero brutta e sono stato stampellato un anno e mezzo) non c'era modo per stare in macchina, se non nel Carnival: togliendo le tre file di sedili dalla parte del passeggero e buttandoci un materasso.
Non so come avrei fatto se non avessi avuto il Carnival, perché affittare un'ambulanza per il trasporto non sembrava possibile: non c'era disponibilità.
Riconoscenza e affetto?
È possibile provare riconoscenza e affetto per un pezzo di metallo intorno a un motore a scoppio?
La mia anima razionale urla di no. Ma tant'è...
Credo proprio che quello che provo sia riconoscenza e affetto.
Probabilmente a breve (e a malincuore) la cambierò, magari approfittando degli incentivi.
Ma volevo almeno dirle grazie.
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